Studi di ritmica e metrica

Hiroko Fukuda
Kodansha USA

Onomatopoeia is one of the most outstanding features of the Japanese language. Its acquisition is essential for students who wish to speak (or understand) natural Japanese, read literature or manga, or watch anime in the original. The problem is that Japanese onomatopoeic words are so different from their English equivalents (words such as pop, bang, splat, and squeak) that they are extremely hard to remember and put into practice.


The book begins with an introduction that outlines what "onomatopoeia" means in both English and Japanese. It covers sound and meaning in general, onomatopoeia in English, sound symbolism in English and Japanese, Japanese onomatopoeia and mimesis, types of Japanese onomatopoeia, grammatical functions of Japanese onomatopoeia, Japanese written forms, and how new Japanese onomatopoeic words are formed (for example, in manga).


This introductory material is all-important, for without the overall picture it presents, students are forced to learn Japanese onomatopoeia by rote, one word at a time, as if each was unique unto itself, as if each had no logical connection with any other word, and as if Japanese onomatopoeia was a huge, ugly hodgepodge instead of the beautiful, well-organized microcosm that it is.


However, this introduction alone would not suffice to produce fluency. Onomatopoeia must be seen in action for that to happen. This is done in the second part of the book, which consists of eleven situational dialogues that allow students to eavesdrop on Japanese speaking the way they do in real life. The dialogues are given in Japanese script (with furigana over all kanji), romanization, and English translation. Each example of onomatopoeia that appears in the dialogue has its own commentary, including definitions, usage, and two or more sample sentences. Cultural notes are given when they help to clarify the situation presented in the dialogue. Each dialogue is followed by a quiz.


With its edifying introduction and lively dialogues, Jazz Up Your Japanese with Onomatopoeia: For All Levels will, without a doubt, help students come to grips with this intriguing aspect of the Japanese language, whether they be intermediate students who can benefit from seeing onomatopoeia used in a variety of situations or beginning students who, as they slowly add new onomatopoeia to their vocabulary, will profit from seeing how these words fit into a larger, fully developed scheme. The book will also, whatever the level, make Japanese much more fun to study.


Previously published in Kodansha International's Power Japanese series under the title Flip, Slither, & Bang: Japanese Sound and Action Words (1993). Now with a new introduction and quizzes.

Fabian Sanders
Editore Ulrico Hoepli

Il tibetano classico è una lingua letteraria e dotta, in uso in Tibet da più di un millennio e destinata in primo luogo a fornire uno strumento espressivo sofisticato per i vari aspetti - dottrinali, filosofici, rituali storici e letterari - delle tradizioni buddhiste. Il manuale affronta tutti i principali aspetti dello studio della lingua: l'alfabeto e la sillaba, i fondamenti di morfologia lessicale, la struttura e le parti del discorso, i casi grammaticali e i connettori sintattici, i verbi. Ogni connettore, costruzione, forma o prassi espressiva della lingua è illustrata da una presentazione teorica seguita da una selezione di esempi presentati in ordine crescente di complessità e tratti da un vastissimo repertorio letterario sempre accompagnato dall'indicazione della fonte. Particolare attenzione è stata riposta nell'estrapolare gli esempi da testi di ogni epoca, di ogni area geografica, di ogni scuola e di ogni classe dottrinale, in modo da fornire un panorama quanto più vario possibile di stili e forme espressive, e facilitare l'acquisizione di un patrimonio lessicale adatto a comprendere i principali argomenti trattati nei testi classici. Frutto di una pluriennale esperienza didattica in Italia e all'estero, il volume si rivolge non solo agli studenti universitari dei corsi di tibetano, ma anche a chiunque desideri avvicinarsi a questa affascinante lingua, veicolo espressivo di concetti e dottrine di profondità unica e di indubbia bellezza.

Emmanuele Testa
Porziuncola

Maria Grazia Saibene
Carocci editore

La nuova edizione della Grammatica descrittiva della lingua tedesca presenta aggiornamenti, anche per l'apparato bibliografico, alla luce di nuovi studi di linguistica sincronica e diacronica relativi ai diversi ambiti e aspetti della lingua tedesca. In particolare è stata inserita una trattazione della riforma ortografica (cap. 2) che ha ormai imposto nuove regole nell'uso scritto della lingua. La riforma universitaria ha previsto per i nuovi corsi l'obbligo della conoscenza di almeno una lingua straniera e il tedesco figura tra le lingue europee più importanti anche per gli sbocchi professionali, di qui la necessità di avere nuovi strumenti didattici. Questa grammatica descrittiva può essere usata a vari livelli di apprendimento, da quello base fino al progredito, e permette sia lo studio della lingua per autoapprendimento sia una riflessione teorica per una migliore organizzazione delle conoscenze e degli usi della lingua. A questo riguardo il ricco apparato di esempi non solo è funzionale al metodo induttivo applicato allo studio grammaticale, ma può essere anche utilizzato per verificare in senso contrastivo le differenze tra la lingua italiana e quella tedesca. Vengono trattati in modo sistematico i principali ambiti e fenomeni della lingua tedesca: fonetica e ortografia, morfologia, formazione delle parole e sintassi, puntando su un'esauriente spiegazione dei fenomeni, che sono considerati a livello sincronico, ma anche alla luce dello sviluppo della lingua.

Maria Grazia Saibene
Carocci editore

La nuova edizione della Grammatica descrittiva della lingua tedesca presenta aggiornamenti, anche per l'apparato bibliografico, alla luce di nuovi studi di linguistica sincronica e diacronica relativi ai diversi ambiti e aspetti della lingua tedesca. In particolare è stata inserita una trattazione della riforma ortografica (cap. 2) che ha ormai imposto nuove regole nell'uso scritto della lingua. La riforma universitaria ha previsto per i nuovi corsi l'obbligo della conoscenza di almeno una lingua straniera e il tedesco figura tra le lingue europee più importanti anche per gli sbocchi professionali, di qui la necessità di avere nuovi strumenti didattici. Questa grammatica descrittiva può essere usata a vari livelli di apprendimento, da quello base fino al progredito, e permette sia lo studio della lingua per autoapprendimento sia una riflessione teorica per una migliore organizzazione delle conoscenze e degli usi della lingua. A questo riguardo il ricco apparato di esempi non solo è funzionale al metodo induttivo applicato allo studio grammaticale, ma può essere anche utilizzato per verificare in senso contrastivo le differenze tra la lingua italiana e quella tedesca. Vengono trattati in modo sistematico i principali ambiti e fenomeni della lingua tedesca: fonetica e ortografia, morfologia, formazione delle parole e sintassi, puntando su un'esauriente spiegazione dei fenomeni, che sono considerati a livello sincronico, ma anche alla luce dello sviluppo della lingua.

Vittore Pisani
Rosenberg & Sellier

Robert McCrum, William Cran, Robert MacNeil
Zanichelli

Carlo Tagliavini
Editrice Marcelliana

Gerhard Rohlfs
Giulio Einaudi Editore

Francesco Bruni
UTET

AA.VV.
The Andromeda Society

Valter Boggione, Giovanni Casalegno
UTET