Venticinque poesie dei primi trovatori - Guillem IX, Marcabru, Jaufre Rudel, Bernart De Ventadorn

Friedrich Holderlin
SE Studio Editoriale

Novalis
Biblioteca Universale Rizzoli

Jacques Boulenger
Arnoldo Mondadori Editore

Paolo Villani
Marsilio

Il Kojiki prende forma negli ambienti della corte dinastica giapponese tra il finire del VII secolo e l'inizio dell'VIII. In quei decenni fondamentali nella storia del Giappone la centralizzazione del potere politico si accompagna a cruciali cambiamenti nella cultura dominante. Il modello della civiltà cinese tende a diventare egemone in tutti i campi del sapere e a imbrigliare nei propri canoni stilistici anche la lingua scritta ufficiale. Il Kojiki (letteralmente "vecchie cose scritte") si discosta da questa tendenza omologatrice anche perché la sua scrittura nasce dall'oralità. L'opera dà infatti verosimilmente asilo alla recitazione, forse mnemonica, fatta da Are a Yasumaro che la redige, della revisione di documenti obsoleti "restaurati" su progetto del sovrano Tenmu. Il risultato è un testo in cui troviamo, in germe o già in fiore, forme e contenuti che hanno ispirato molta arte, in primo luogo letteraria, dell'arcipelago. Ed è anche la più antica documentazione esistente della cultura giapponese, una miniera dalla quale hanno attinto informazioni filologi, storiografi antropologi, filosofi, teologi, politici.

Lev Tolstoj
Edizioni San Paolo

Giulio, cittadino romano di Tarso in Cilicia, cerca di realizzarsi attraverso il commercio, i piaceri materiali, la costruzione di una famiglia e di una carriera politica. Ma il successo mondano lo lascia sempre deluso e, in fondo al cuore, si agita un'inquietudine agostiniana, alimentata dalle discussioni che, a distanza di anni, lo mettono a confronto con l'amico Panfilio, con la sua fervida apologia della fede, con la sua serena appartenenza a una comunità simile a quele descritte nelle lettere apostoliche. Il lungo itinerario di conversione percorso da Giulio diventa il supporto sul quale Tolstoj appoggia le sue concezioni intorno all'amore di Dio e del prossimo, al rifiuto della violenza e alla fraternità universale.

Francisco de Quevedo
Marsilio editori

Heinrich Von Kleist
Sansoni

Anton Čechov
Biblioteca Universale Rizzoli

Mario Marchiori
San Paolo Edizioni

I racconti dei viaggiatori e dei missionari europei del '700 e '800 che riportano alla luce la tradizioni dei popoli indiani del Sud America: Inca, Kogi, Huanca, Araucani, Aymara, Selknam e altri. In un clima fantastico e talora favolistico, il volume propone le più antiche leggende indiane, i miti sulla comparsa dell'uomo sulla terra e sulle origini del cosmo, le norme del vivere collettivo, i tabù, i riti, le passioni e le rivalità della più antiche civiltà andine e della Terra del Fuoco. Un documento eccezionale e inedito, che riporta l'attenzione dell'uomo moderno ad un mondo di autentica civiltà, in rapporto armonico tra uomo, animali e realtà naturali.

Giuseppe E. Sansone
ES

Marcel Proust
Arnoldo Mondadori Editore

Fu Shen
Marsilio editori

Per quanto ispirati a vicende strettamente personali, i Racconti di vita irreale di Shen Fu (1763-1809 ca), in cui l'autore realizza un ideale contemplativo privo tuttavia di ogni traccia di ascetismo, costituiscono una sorta di autobiografia tutta particolare, scandita dall'affinità dei soggetti: l'attività artistica e creativa, i viaggi, le semplici occupazioni della vita quotidiana, i momenti di ozio. Ma è soprattutto l'amore che lega Shen Fu alla moglie Yu il motivo dominante dell'opera, rappresentato in modo del tutto eccezionale rispetto ai riti e alla morale dell'epoca. internazionale di incentivi e penalizzazioni, può essere messo in moto il necessario processo di riconversione del modello di crescita.