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Quattro Divanetti Restaurazione

Lombardo Veneto Primo Quarto XIX Secolo

Codice: ANSESE0092881

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Lombardo Veneto Primo Quarto XIX Secolo

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Quattro Divanetti Restaurazione - Lombardo Veneto Primo Quarto XIX Secolo

Caratteristiche

Lombardo Veneto Primo Quarto XIX Secolo

Epoca:  XIX Secolo - dal 1801 al 1900

Origine:  Lombardo-Veneto, Italia

Essenza principale:  Ciliegio

Descrizione

Gruppo di quattro divanetti sorretti da gambe tronco-piramidali, quelle anteriori presentano piedi dalla forma di zampe ferine. I montanti dei braccioli sono intagliati con fattezze di grifoni, il busto leonino è laccato a finta brunitura, a ricercare un effetto bronzeo; le ali sono invece intagliate e dorate. Sul capo del grifone poggia il ricciolo del bracciolo mosso, entro il quale è intagliato un rosone, anch'esso dorato. In noce lastronati in ciliegio, il bracciolo è in ciliegio massello e presenta sottotraccia ad incasso un ferro battuto di rinforzo. La seduta e lo schienale sono imbottiti.

Condizione prodotto:
Prodotto in buone condizioni, presenta piccoli segni di usura.

Dimensioni (cm):
Altezza: 98
Larghezza: 104
Profondità: 54

Informazioni aggiuntive

Note storico bibliografiche

I quattro divanetti appartengono a un salotto di epoca restaurazione, circoscrivibile all'area geografica del lombardo-veneto; anche i materiali impiegati rimandano a questa zona. Soprattutto nell'intaglio dei grifoni si percepisce un influenza austriaca, in particolar modo nella laccatura del legno a finto bronzo. Sono possibili dei riscontri, soprattutto per la modalità di sviluppo dei braccioli e dei loro montanti con dei progetti per sedute (poltrona e divano) di Domenico Moglia, pubblicato nel 1837. Confronti sono inoltre possibili con alcuni degli arredi progettati da Giuseppe Borsato e pubblicati nel 1831 nella sua Opera ornamentale. Nella tavola 26 e nell'incisione del frontespizio sono infatti raffigurati il seggio e la cattedra di Leopoldo Cicognara, per i quali si può notare una modalità simile nell'adozione di leoni alti come supporto del piano o nei braccioli. Corrispondenza interessante è, però, soprattutto l'analoga soluzione nel contrasto cromatico tra il legno impiegato (in questo caso un noce biondo) e le zampe e le teste ferine ebanizzate. Interessante e segno dell'alta qualità delle sedute è l'accortezza di rinforzare il sottile bracciolo in ciliegio con un supporto in ferro battuto, al fine di evitarne la rottura e consentire il sostegno di un peso maggiore, preservandone la leggerezza e l'eleganza. Curiose e rare le dimensioni contenute che rendono più interessante il gruppo di divanetti.

Epoca: XIX Secolo - dal 1801 al 1900

Essenza principale: Ciliegio

Ricavato dal prunus cerasus, pianta di origine orientale, è un legno duro e di colore chiaro e delicato, con una venatura tendente al rossiccio. Per la sua diffusione e disponibilità venne impiegato in Europa in mobili popolari. In ebanisteria, nel '600, fu largamente impiegato in Francia e Inghilterra per lavori d'intarsio. In Italia riscosse molto successo a Lucca. Fu molto diffuso anche negli Stati Uniti per la fabbricazione, dal tardo '600, di mobili di uso comune.
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