Grandi tesori delle Biblioteche italiana

Stefano Zamponi
Editrice Antenore

Alessandro Grossato
Editoriale Programma

Andrea Rossotti
Gregg international publishers limited

Dante Alighieri
Editoriale Padus

Rossella Caffo
Editrice bibliografica

Guerriera Guerrieri
Riccardo Ricciardi

Milvia Bollati, Marco Petoletti
Libreria Editrice Viella

"La Biblioteca Ambrosiana di Milano, fondata dal cardinale Federico Borromeo, accoglie tra i suoi fondi manoscritti un nucleo consistente di codici miniati, dall'eta tardoantica al pieno Rinascimento. Sulla scia delle ricerche di Renata Cipriani, il presente volume offre il catalogo dei manoscritti miniati in Italia nel corso del Trecento (fondo inf.). Tra questi si segnalano il celebre Virgilio Ambrosiano di Petrarca, con il frontespizio di Simone Martini; il Solino, miniato a Bologna nella prima meta del secolo XIV, con raffigurazioni di monstra; il Livio volgarizzato, copiato nel 1373 in area veneta, con un ciclo illustrativo pressoche completo. Questo catalogo nasce dall'incontro di esperienze diverse - da un lato l'analisi codicologica e testuale, dall'altro lo studio dell'apparato iconografico e della sua storia critica - ma complementari, per offrire al lettore uno sguardo quanto piu completo su quella miniera di storie che e ogni manoscritto medievale."

AA.VV.
Shakespeare & Company

AA.VV.
Vita e Pensiero

Marino Zorzi
Nardini editore

AA.VV.
Nardini editore

Anna Bravo, Daniele Jalla
FrancoAngeli

Una "misura onesta" è il tratto comune alle prime memorie della deportazione dall'Italia: testimonianze, racconti autobiografici, cronache essenziali, che danno corpo all'urgenza nata nei Lager di far sapere, subito, agli altri. Dobbiamo a questo sforzo se uno spaccato significativo della deportazione italiana nei campi di sterminio è stato sottratto all'oblio e ha trovato uno spazio nella consapevolezza collettiva. I 148 libri, i 488 articoli e brani di antologie, la cinquantina di inediti censiti e commentati nel volume, mentre offrono una mole di informazioni per il lavoro storico, riflettono le forme in cui la memoria si è espressa e ha trovato accoglienza. Ma prima ancora smentiscono il luogo comune che i sopravvissuti non abbiano raccontato.